Pietrino, visse per il Palio e per il Palio morì in Piazza
di Michele Fiorini e Roberto Filiani
(tempo di lettura dell’articolo: 1 minuto e 30″)
(durata del video: 57′ 33″)
Donare l’anima in Piazza. Dare la vita in Piazza, nel Palio e per il Palio. Non sono metafore, ma la dura realtà che segnò la vita e la morte di Pietro De Angelis, detto Pietrino, fantino che corse in Campo per 27 volte, vincendo due Palii, il Palio di agosto del 1935 e quello di luglio del 1939 per la Contrada Sovrana dell’Istrice e per la Nobile Contrada dell’Aquila. La tragica realtà lo volle sentirsi male appena dopo essere sceso da cavallo dopo aver disputato una prova che doveva comparire nel film “La ragazza del Palio” del 1957. Aveva 51 anni. Fu soccorso dal figlio in un bar al Casato, ma non ci fu niente da fare
Ma Pietrino non divenne famoso solo per il modo in cui morì. Famoso anche per le sue guasconerie, era aperto e simpatico. Tradiva la sua provenienza col suo forte accento romanesco, divenne proverbiale la sua frase: “E mo’ damme li sordi!”, che diceva a tutti i Capitani di Contrada che lo ebbero come fantino in Piazza. Non nascose mai di correre il Palio perché doveva sfamare una famiglia numerosa e, come vedremo nel racconto del filmato, subì anche le conseguenze per alcuni Palii in cui fu malmenato dai contradaioli per aver perso dei Palii già vinti. Ma lui era uno tosto, uno abituato a prendere le botte. Di lui tutti ricordano che, per sfamare i suoi 4 figli, non disdegnava di andare a fare il cascatore a Cinecittà nei film in costume e per questo talvolta si presentò a Siena per i Palii con già degli acciacchi procurati dalle cadute “cinematografiche”. E proprio per recitare in un film morì, in un triste destino che ne segnò l’esistenza.
Un video tutto da godere, ventuno minuti con le testimonianze di Imo Bibbiani e Luca Luchini, oltre ad un riassunto della sua carriera in Piazza.
Buona visione!
Fabrizio Gabrielli
Riferimenti:
La scheda di Pietro De Angelis, detto Pietrino su ilpalio.org
La notizia della morte di Pietrino sul “Giornale del Mattino”, tratta da ilpalio.org
(durata del video 21′ 54″)
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