Mezzetto, un metro e quarantotto di bravura

di Michele Fiorini, Tommaso Buccianti e Roberto Filiani

(tempo di lettura dell’articolo: 2 minuti)

(durata del video 51′ 27″)

Quel suo stile di correre, aggrappato al collo del Cavallo, lo caratterizzò per tutta la sua carriera. Stiamo parlando di Francesco Cuttone, detto Mezzetto. Era uno stile dettato dalla sua stazza minuscola, che non gli consentiva di correre a pelo, facendo forza con le gambe sul corpo del Cavallo, com’è consueto da sempre per i fantini del Palio di Siena.

Mezzetto (alcuni lo scrivono anche Mezz’Etto), un metro e quarantotto di bravura, è il titolo della nuova puntata di “Ricordi di Palio”, andata in onda di recente a Canale 3. Michele Fiorini, con la collaborazione di Tommaso Buccianti e di Roberto Filiani, ormai una garanzia per tutte le puntate storiche di “Ricordi di Palio”, è andato a caccia di notizie su Francesco Cuttone, detto Mezzetto, 28 Carriere in Piazza e 3 Vittorie per le Contrade di Aquila (Palio del 2 luglio 1956, il famoso Palio in cui era presente il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi), Istrice (Palio del 16 agosto 1956) e Selva (Palio del 2 luglio 1962).

Mezzetto è anche uno dei pochi fantini ad aver fatto Cappotto nel Novecento, sono in dodici i fantini ad essere riusciti nell’impresa, come ci dice il sito ilpalio.org, nostro sito partner.

Partendo stavolta da fondo, e come per le due puntate dedicate a Pietrino, anche in questo caso siamo di fronte ad un fantino che ha dato la vita per il Palio e per i Cavalli. Anche per lui ci fu una fine tragica, che ci viene raccontata per filo e per segno dal fantino Aramis, che era presente quel pomeriggio di aprile del 1978, quando Mezzetto fu preso in pieno da un Cavallo in corsa e fu scaraventato contro un cordolo di cemento, sbattendo la testa.

Di nuovo stupenda la poesia di Simonetta Losi, vi invitiamo ad ascoltarla con attenzione, nella recitazione di Alex Baldi.

La puntata ripercorre gli aneddoti e i retroscena della sua carriera in Piazza, soffermandosi soprattutto sulle sue tre Vittorie, tutte ottenute con Cavalle femmine: Archetta, Elena de Mores e la leggendaria Gaudenzia.

In effetti, ci sono alcuni fantini il cui stile si addice particolarmente alle Cavalle femmine. Incredibile, ma vero. Un altro esempio, che avevamo visto nelle precedenti puntate, è legato a Canapetta: anche lui vinse sempre montando delle femmine (Beatrice e Selvaggia) e addirittura Canapetta corse la stragrande maggioranza dei suoi Palii a dorso di femmine.

Di Mezzetto ricordiamo il carattere gentile (ma quand’era a Cavallo si trasformava!), l’immancabile sigaretta tra le labbra, in pieno stile Humphrey Bogart, la disponibilità e la sua voglia di integrarsi nel tessuto sociale senese, tant’è che mascherò il suo vero cognome Cuttone (di origine dichiaratamente meridionale), trasformandolo in Cuttoni, di sapore più familiare ai molti senesi che hanno la terminazione del loro cognome con quel suffisso.

In poco meno di un’ora di racconto, Michele Fiorini riporta alla luce tutta la vita paliesca e il carattere di un fantino di cui ci si ricordava quasi solamente per averlo visto nel celebre video di Luciano Emmer, “Bianco, Rosso e Celeste” del 1963 (ma ambientato al Palio del 16 agosto 1962).

Non perdetevi questa nuova puntata di “Ricordi di Palio”, perché rappresenta un altro tassello di Storia del Palio di Siena, che il team di Michele Fiorini ha rimesso al suo posto. Compreso l’ormai tradizionale omaggio alla sepoltura del fantino, che riposa al cimitero di Trespiano.

Buona visione!